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Un primo progetto risale al 1894 a cura di una società belga; fu ripreso nel 1899 a cura del geometra Maggiorino Perrone e degli ingegneri Blotto e Catella, che lo completarono nel 1902. Costituita il 28 marzo 1909 la società Società Anonima Biella-Oropa per Trazione Elettrica (SABOTE), questa avviò i lavori di costruzione della linea. La tranvia fu inaugurata il 4 luglio 1911.
Nel 1920 la SABOTE acquisì la ferrovia Biella-Mongrando riclassificata nel 1922 come tranvia ed elettrificata a 750 volt in corrente continua,
Nel 1927, si effettuarono alcuni lavori di ammodernamento tra i quali l’aumento della tensione di linea da 750 a 2400 Volt, il rinnovo dell’armamento, l’acquisto di nuove elettromotrici.
Nel 1945 la linea tranviaria registrò il record di passeggeri trasportati, pari a 1.924.866.
Nel 1954 la SABOTE, le Ferrovie Elettriche Biellesi e alcuni operatori su gomma locali vennero incorporate nella nuova Azienda Trasporti Autoferrotranviari (ATA), che sostituì la tranvia con un servizio automobilistico.
Il 29 marzo 1958 fu soppresso l’esercizio ferroviario e furono rimossi i binari, mentre la linea aerea e le vetture furono demolite.
Il tracciato si sviluppava sia su sede stradale che in sede propria e presentava diversi tornanti tra i quali uno elicoidale, il cosiddetto Girone con cui la linea effettuava una curva di 360° sorretta da muraglioni a secco alti anche più di 8 metri e preceduta da una breve galleria.
La stazione di Biella, denominata “Giardini”, permetteva l’interscambio con la ferrovia Biella-Santhià. La tranvia percorreva le vie Bertodano, Repubblica, Galilei, Marrocchetti e Ramella Germanin, per raggiungere il Bottalino e quindi Cossila San Grato e Favaro.
Dal Favaro, passando dalla Vecchia si raggiungeva il capolinea nel primo piazzale del Santuario, oltre i cancelli di ingresso, spostato poi nel 1928 sul lato destro del santuario, comportando l’eliminazione della galleria che usciva nei pressi del cosiddetto “prato delle oche”.